I Pericoli della Proposta di Legge “Chat Control 2.0”

La proposta di legge “Chat Control 2.0”, introdotta dalla Commissione Europea, mira a combattere la diffusione di materiale di abuso sessuale su minori (CSAM) attraverso la sorveglianza delle comunicazioni digitali. Sebbene l’obiettivo di proteggere i minori sia indiscutibilmente importante, le modalità suggerite dalla proposta presentano gravi pericoli per la privacy, la sicurezza e i diritti umani. Questo articolo esplora in dettaglio i vari rischi associati a questa controversa legislazione.

Monitoraggio Obbligatorio delle Comunicazioni Private

La proposta richiede ai fornitori di servizi di messaggistica, e-mail e chat di monitorare tutte le comunicazioni digitali private, inclusi i messaggi crittografati end-to-end. Questo meccanismo prevede la scansione automatica di messaggi e foto per rilevare contenuti sospetti di CSAM. Tale sorveglianza indiscriminata tratta tutti i cittadini come potenziali sospetti, violando il principio della presunzione di innocenza​​.

Violazione della Privacy e della Riservatezza

Una sorveglianza di questo tipo rappresenta una violazione fondamentale della privacy e della riservatezza delle comunicazioni. La privacy è un diritto umano essenziale, riconosciuto dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea. La sorveglianza senza giustificazione e senza controllo giudiziario mina questo diritto e crea un ambiente di sospetto generalizzato che è incompatibile con i valori democratici​​.

Assenza di Controllo Giudiziario

Il monitoraggio e la segnalazione automatica avverrebbero senza il necessario controllo giudiziario, minando i principi di giustizia. Questo significa che le decisioni di sorveglianza sarebbero eseguite senza l’intervento di un’autorità giudiziaria indipendente, compromettendo ulteriormente la fiducia dei cittadini nelle istituzioni​​.

Inefficacia e Falsi Positivi

Alti Tassi di Falsi Positivi
Gli algoritmi utilizzati per rilevare contenuti sospetti hanno dimostrato alti tassi di falsi positivi, fino all’80% in alcuni test. Questo significa che molte delle segnalazioni automatiche risultano essere false, creando un sovraccarico per le forze dell’ordine e distraendole da indagini significative​​.

Distrazione delle Forze dell’Ordine

L’eccesso di segnalazioni irrilevanti sovraccaricherebbe le forze dell’ordine, distraendole da indagini significative e diminuendo l’efficacia nel combattere i veri crimini di abuso sessuale su minori. Questo rischio è aggravato dalla probabilità che le risorse delle forze dell’ordine siano già limitate e potrebbero non essere sufficienti a gestire l’enorme volume di segnalazioni generato dalla sorveglianza di massa​​.

Criminalizzazione dei Minori

L’elevato tasso di falsi positivi potrebbe portare alla stigmatizzazione e criminalizzazione di minori che condividono volontariamente contenuti intimi. Ad esempio, adolescenti che praticano il “sexting” potrebbero essere ingiustamente segnalati come sospetti di attività criminale, con gravi conseguenze psicologiche e sociali​​.

Compromissione della Crittografia

La scansione obbligatoria dei messaggi comprometterebbe la crittografia end-to-end, creando vulnerabilità che potrebbero essere sfruttate non solo dalle autorità, ma anche da criminali e governi autoritari. La sicurezza delle comunicazioni verrebbe messa a rischio, poiché l’introduzione di una “porta sul retro” per la sorveglianza indebolisce l’integrità dei sistemi di crittografia​​.

Estensione della Sorveglianza

Una volta instaurato il precedente della sorveglianza obbligatoria per il CSAM, esiste il rischio che questa possa essere estesa per monitorare contenuti politici, religiosi e ideologici. Questo rappresenterebbe una minaccia per i diritti umani fondamentali e per la libertà di espressione, portando a un potenziale abuso del sistema di sorveglianza​​.

Violazione dei Diritti Umani

La sorveglianza di massa e la compromissione della crittografia violano il diritto alla privacy, riconosciuto dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea. Questo minaccia la libertà di espressione e di comunicazione sicura, essenziali in una società democratica​​.

Libertà di Espressione

La sorveglianza delle comunicazioni limita la libertà di espressione, poiché gli individui potrebbero sentirsi meno inclini a esprimere liberamente le proprie opinioni o condividere informazioni personali sapendo di essere costantemente monitorati. Questo potrebbe avere un effetto raggelante sulla comunicazione e sulla libera circolazione delle idee, fondamentali per una società democratica e pluralista​​.

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